Iperglicemia: valori, cause, rimedi
L’iperglicemia (glicemia alta) è una condizione in cui la glicemia a digiuno si trova al di sopra di 100 mg/dl.
Tra le cause di questa situazione, la principale è il diabete mellito, la cui diagnosi prevede appunto valori di glucosio superiori al normale.
Oltre al diabete, l’iperglicemia è dovuta anche ad endocrinopatie, farmaci, malattie del pancreas e infezioni.
Cosa si intende per iperglicemia? Tabella valori
Con il termine iperglicemia si intende una condizione in cui la glicemia a digiuno supera i valori normali, ovvero sopra i 100 mg/dl.
Di seguito, una tabella riassuntiva riguardo i valori adeguati e non di glicemia, con riferimento anche alla condizione patologica del diabete mellito.
CONDIZIONE | VALORI (mg/dl) |
---|---|
Ipoglicemia | < 60 |
Normoglicemia | 60 – 100 |
Iperglicemia | > 100 |
Alterata glicemia a digiuno | 100 – 125 |
Diabete | > 126 |
Cause iperglicemia
La principale causa di iperglicemia è il diabete mellito, sia di tipo 1 sia di tipo 2.
Il diabete di tipo 1 è dovuto ad una mancata produzione di insulina, condizione risolvibile solo tramite la terapia ormonale sostitutiva a vita.
Il diabete di tipo 2 può essere dovuto a fattori genetici e/o ambientali.
Fattori genetici | Fattori ambientali |
---|---|
Alterata struttura del recettore insulinico (rara)
Alterata risposta recettoriale al segnale insulinico |
Aumento dei carboidrati esogeni
Aumento della gluconeogenesi epatica Ridotta risposta periferica (muscolo e tessuto adiposo) al segnale insulinico Ridotta o nulla produzione di insulina (fasi finali del diabete 2) |
Altre cause di iperglicemia possono essere:
- endocrinopatie, con eccessiva produzione di ormoni che aumentano il rilascio di glucosio (cortisolo, GH, adrenalina, glucagone, tiroidei);
- farmaci (glucocorticoidi, contraccettivi orali, antipertensivi, acido nicotinico, statine, inibitori della proteasi, superagonisti del GnRH, immunosoppressori, antipsicotici);
- malattie del pancreas esocrino, come pancreatite e cancro
- infezioni (Parotite, Rosolia, Coxackie B, Citomegalovirus, Adenovirus);
- malattie genetiche (sindrome di Down, Klinefelter, Turner, Wolfram).
Iperglicemia: sintomi
Nella maggior parte dei casi l’iperglicemia non si manifesta, motivo per cui il diabete (causato da un’iperglicemia cronica) è una malattia insidiosa.
I sintomi, infatti, compaiono dopo anni che la malattia è già presente. I principali sono:
- poliuria (aumento della diuresi);
- polidipsia (aumento della sete);
- glicosuria (glucosio nelle urine);
- sovrappeso o obesità;
- disidratazione,
- astenia,
- cefalea,
- parestesie degli arti;
- visione offuscata;
- infezioni urinarie, della cute e delle mucose;
- lenta guarigione delle ferite.
Nel caso in cui la glicemia sia maggiore di 600 mg/dl si parla di stato iperglicemico iperosmolare, che si manifesta anche con:
- disdratazione (secchezza della cute e delle mucose, ipotensione, tachicardia);
- nausea e vomito,
- alterazioni dello stato di coscienza (dalla letargia fino al coma).
Oltre a questi sintomi, possono manifestarsi anche le complicanze del diabete, distinte in:
- microangiopatiche, coinvolgono i piccoli vasi e ne determinano l’ispessimento della membrana basale (nefropatia, retinopatia, neuropatia diabetica);
- macroangiopatiche, coinvolgono i grossi vasi, con lesioni simili a quelle aterosclerotiche (cardiopatia ischemica, vasculopatia cerebrale, vasculopatia periferica).
- miste (piede diabetico, disfunzione erettile).
Queste alterazioni predispongono a un evento acuto cardiovascolare, che costituisce la causa di morte di circa l’80% dei diabetici.
Glicemia alta: quali rimedi?
Per prevenire l’insorgenza dell’iperglicemia devi condurre un corretto stile di vita:
- pratica esercizio fisico in maniera costante, che ti permette di gestire meglio i nutrienti che ingerisci, soprattutto i carboidrati;
- segui un’alimentazione sana e adeguata nelle quantità; prediligi alimenti integrali, legumi, verdura, frutta, pesce, carni magre; evita o consuma in moderata quantità alcolici, bevande zuccherate, snack, merendine, alimenti industriali e tutto ciò che rientra nel cosiddetto “confort food”;
- evita il fumo di sigaretta.
Se sei un soggetto sovrappeso o obeso intraprendi un percorso di dimagrimento, affidandoti ad un professionista della nutrizione
Se sei un soggetto a rischio (over 45, sovrappeso o obeso, sedentario, precedente diabete gestazionale, familiarità di primo grado, sindrome metabolica) effettua esami periodici relativi al metabolismo glucidico.
Bibliografia
Manuale di endocrinologia – Lombardo, Lenzi
Fisiologia. Un approccio integrato – Silverthon
Note sull’autore: Andrea Barone
Laureato magistrale in “Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana” (prossimo all’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di biologo nutrizionista) e triennale in “Scienza della Nutrizione”. Attualmente è studente in Scienze Motorie.
Invictus Trainer che esercita da circa 4 anni l’attività di personal trainer, con l’obiettivo di migliorare la composizione corporea dei suoi clienti e correggere le loro abitudini alimentari. Aspira a crescere professionalmente nel settore sportivo agonistico in qualità di preparatore atletico e/o personal trainer curando parallelamente l’aspetto nutrizionale degli atleti.