La tiroide fa davvero ingrassare?
La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla, le ali corrispondono ai due lobi uniti centralmente mediante l’istmo. L’unità funzionale della tiroide è rappresentata dai follicoli tiroidei che hanno il compito di sintetizzare e secernere gli ormoni tiroidei. Questi ormoni sono necessari per il normale funzionamento dei sistemi fisiologici.
In questo articolo, faremo chiarezza sulla complessa interrelazione tra peso corporeo e tiroide. In base alle ultime evidenze scientifiche, scopriremo se la tiroide può far ingrassare.
E’ davvero colpa della tiroide se ingrassi?
La tiroide, grazie alla produzione degli ormoni T3 (triiodotironina) e T4 (tiroxina), regola la velocità di produzione e di utilizzo dell’energia a seconda delle necessità corporee. Pertanto, in situazioni particolari, una disfunzione severa può causare un aumento di peso di lieve entità. Tuttavia, la tiroide non dev’essere usata come alibi per tutte quelle situazioni in cui la causa è da ricercarsi in un’alimentazione sregolata e/o nella mancanza di attività fisica.
Ingrassare è il risultato dello squilibrio tra l’assunzione di energia e il dispendio energetico. La tiroide, più propriamente gli ormoni tiroidei, sono spesso associati a questo fenomeno perché influenzano il dispendio energetico regolando:
- Metabolismo basale (BMR);
- Respirazione cellulare;
- Termogenesi;
- Ossidazione degli acidi grassi liberi (lipolisi) e metabolismo del glucosio;
- Regolazione dell’appetito attraverso l’ipotalamo.
È stato dimostrato che sovrappeso e obesità si associano ad alterazioni della funzione tiroidea, conseguenti all’aumento di peso. Tuttavia, i disordini tiroidei possono anch’essi indurre cambiamenti sul metabolismo basale influenzando l’accumulo di liquidi e tessuto adiposo.
Ahimè, nella maggior parte dei casi, per fortuna, quello che dobbiamo fare è rivedere il tuo stile di vita!
Quanto e come incide la tiroide sul peso corporeo?
Negli ultimi decenni, numerose ricerche hanno cercato di spiegare se la disfunzione tiroidea sia la causa o piuttosto la conseguenza dell’eccesso di peso, tuttavia la risposta rimane ancora poco chiara.
Se si ingrassa senza un apparente motivo, i dosaggi degli ormoni tiroidei sono tra i primi ad essere investigati. Una disfunzione della tiroide può causare:
- Ipotiroidismo: si manifesta quando la secrezione di ormoni tiroidei è insufficiente a coprire le richieste dell’organismo. La causa può essere la presenza di malattie metaboliche concomitanti, l’esposizione a radiazioni (radio-iodio), la carenza di iodio che causa una condizione nota come ‘’gozzo’’ o lesioni dell’ipotalamo. Se l’ipotiroidismo è particolarmente avanzato ed è associato ad una dieta squilibrata, l’incremento di peso può avvenire e sarà caratterizzato sia da ritenzione di liquidi che da tessuto adiposo.
- Ipertiroidismo: si manifesta quando la secrezione di ormoni tiroidei è eccessiva e può essere causato da un’inappropriata secrezione di TSH (ormone tireo-stimolante) che stimola la liberazione degli ormoni T3 e T4, dal morbo di Basedow, da noduli o da forme tumorali. In questo caso, spesso si assiste ad una perdita di peso corporeo a discapito anche della massa magra.
È noto che un corretto intake di iodio sia alla base dell’eutiroidismo, la tiroide per produrre gli ormoni tiroidei necessita di questo prezioso micronutriente.
La iodioprofilassi consiste nell’usare il sale iodato al posto del comune sale da cucina.
Il consumo di sale iodato nella nutrizione umana serve a prevenire lo sviluppo del gozzo e quindi del buon funzionamento di questa ghiandola.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la quantità di iodio per gli adulti è di 150 μg con un aumento a 250 μg nelle donne in gravidanze ed allattamento.
Il rapporto tra tiroide e peso corporeo è innegabile ma una correlazione negativa è presente, secondo gli ultimi studi, solo in forme gravi di malattie tiroidee.
Come stimolare la tiroide per dimagrire?
In condizioni patologiche, l’unico modo per ripristinare i normali livelli di ormoni tiroidei è la terapia sostitutiva, il farmaco più usato è la levotiroxina. Nel 90% dei casi la tiroide riprenderà correttamente a funzionare e riuscirai a perdere il peso acquisito seguendo un piano alimentare adatto alle tue esigenze.
In commercio, si trovano molti integratori tireostimolanti definiti spesso come ‘’termogenici’’ o ‘’dimagranti’’. In realtà, l’azione di questi integratori non è diretta sul dimagrimento ma fornisce al nostro corpo sostanze utili al buon funzionamento della tiroide.
Se sei un soggetto eutiroideo (valori normali di ormoni e TSH), l’aumento dei livelli di ormoni tiroidei tramite integratori può causare importanti effetti collaterali, pertanto vale sempre il consiglio di rivolgersi al proprio medico prima di un’eventuale assunzione.
Nell’eutiroidismo, quello che puoi fare per assicurarti che la tiroide non interferisca con il percorso di dimagrimento è di garantirne il corretto funzionamento tramite l’alimentazione. Alcuni oligoelementi, contenuti negli alimenti, possono interferire con la produzione degli ormoni tiroidei, altri ancora sono necessari affinché T3 e T4 vengano sintetizzati.
Quali sono i micronutrienti importanti?
- Iodio: assicurati di raggiungere un quantitativo sufficiente utilizzando sale arricchito e consumando alimenti ricchi di questo minerale, come per esempio: crostacei, molluschi, pesce azzurro ed alghe kombu;
- Selenio: questo micronutriente protegge la ghiandola tiroidea da danni causati dai radicali liberi (ROS) ed è presente in noci brasiliane, mandorle, banane, legumi, uova, frutti di mare e carne;
- Zinco: aiuta il corpo a regolare il TSH ed è contenuto in semi di lino, semi di zucca e cereali integrali.
Cerca di scegliere alimenti di provenienza sicura da metodi di agricoltura sostenibile che vietino o riducano al minimo l’uso di pesticidi o altre sostanze che possono ricoprire il ruolo di interferenti endocrini, cioè prodotti chimici che possono alterare l’equilibrio ormonale.
Generalmente, una tiroide ipoattiva non provoca un aumento di peso eccessivo, pertanto se il tuo peso è aumentato notevolmente dovrai rivedere il tuo stile di vita. Una dieta ipocalorica impostata da un esperto in nutrizione, associata ad una regolare attività fisica saranno i due elementi cardine che ti aiuteranno ad ottenere risultati duraturi.
Ricordati di non essere impaziente perché i risultati richiedono tempo e si ottengono grazie alla costanza!
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Note sull’autrice: Valentina Idà
Laureata triennale in Scienze Motorie e attualmente studentessa magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Da sempre interessata all’alimentazione e al fitness ha scelto di coniugare le sue due passioni e formarsi per far comprendere, soprattutto alle donne, quanto sia importante alimentarsi in modo adeguato e adottare uno stile di vita sano.