Dieta e tumori: relazione e raccomandazioni

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Negli ultimi decenni, i risultati ottenuti dalla comunità scientifica hanno evidenziato una stretta relazione tra le scelte alimentari e lo sviluppo di diverse forme di tumori.

Anche se l’alimentazione scorretta è solo uno dei tanti fattori implicati nel processo neoplastico, è ormai consolidato che una dieta sana ed equilibrata, associata ad uno stile di vita attivo siano validi alleati per la prevenzione, la gestione e il trattamento delle malattie oncologiche.

È dunque fondamentale analizzare le proprie abitudini quotidiane al fine di agire, fin da subito e per quanto possibile, contro l’insorgenza di tumori, che ad oggi sono tra le prime cause di morte in tutto il mondo.

In questo articolo esploreremo le diverse forme di tumore correlate alla dieta e ti forniremo una serie di raccomandazioni al fine di adottare uno stile di vita sano, riducendo il rischio di esposizione a queste malattie ed in generale a tutte le condizioni patologiche.

Dieta e tumori: quale relazione?

L‘incidenza dei tumori è in continua crescita a livello mondiale, tanto da essere una delle principali cause di malattia e mortalità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un terzo dei tumori potrebbe essere prevenuto adottando uno stile di vita sano, questo implica anche una dieta equilibrata. 

La dieta può influenzare il rischio di tumori in molti modi, ad esempio gli alimenti possono contenere sostanze cancerogene che promuovono la crescita delle cellule tumorali, mentre altri possono fornire composti bioattivi protettivi. 

È il caso della fibra alimentare, che esplica un’azione protettiva verso l’organismo grazie alla capacità di facilitare il transito intestinale riducendo il tempo di esposizione del tratto digerente a potenziali composti carcinogeni.

O ancora dei composti antiossidanti (polifenoli, vitamina C, vitamina E, licopene), presenti in frutta e verdura, noci e semi che contrastano gli effetti dannosi dei radicali liberi (ROS) nel nostro corpo. I ROS sono molecole instabili che possono danneggiare le cellule e contribuire allo sviluppo dei tumori. 

La ricerca scientifica ha evidenziato una serie di tumori associati a specifici fattori dietetici, in particolare:

  • Tumore del colon-retto: responsabile del 10% dei tumori nel mondo, una dieta ricca di fibre e cereali integrali può essere protettiva. Al contrario, una dieta povera di fibre e ricca di carne rossa e/o processata e grassi saturi può aumentarne il rischio.
  • Tumore alla prostata: responsabile di circa il 7% dei tumori del mondo ed associata ad un’elevata assunzione di carne rossa, latticini ricchi di grassi saturi e pochi vegetali. Una dieta ricca di vegetali e acidi grassi omega-3 invece riveste un ruolo di protezione.
  • Tumore del fegato: è uno dei tumori più comuni e mortali del mondo, la principale causa è l’infezione da virus dell’epatite, ma anche il consumo eccessivo di alcol e l’esposizione a tossine tossiche come le aflatossine, rintracciabili in cereali e frutta secca contaminati.
  • Tumore alla mammella: il carcinoma mammario è molto comune nelle donne di tutto il mondo, oltre a fattori genetici ed ormonali, una dieta ricca di grassi saturi, zuccheri e alcol sembra contribuire a favorire lo sviluppo di questo tumore. 
  • Tumore allo stomaco: un’alimentazione ricca di cibi salati, affumicati e conservati e al contempo povera di frutta e verdure nella dieta si è dimostrata importante nell’insorgenza di questo processo neoplastico. 

È possibile identificare un modello alimentare comune capace di prevenire l’insorgenza delle malattie neoplastiche? Gli ideali della Dieta Mediterranea sembrano essere la miglior risposta. 

La Dieta Mediterranea è un modello dietetico sano ed equilibrato basato sul consumo di alimenti di origine vegetale, tra cui i cereali integrali, legumi e frutta secca. Promuovendo anche un consumo moderato di pesce azzurro, pollame e latticini magri.

È importante notare che la dieta non è l’unico fattore in grado di determinare lo sviluppo dei tumori, ma può certamente influenzare il rischio complessivo. La presenza di uno o più fattori di rischio non significa necessariamente che si svilupperà un tumore. Allo stesso tempo, molte persone che sviluppano un tumore non presentano fattori di rischio noti. Pertanto, è fondamentali sottoporsi agli screening pensati per la popolazione regolarmente ed adottare uno stile di vita sano per ridurre il rischio di gravi forme tumorali. 

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Raccomandazioni per una dieta e stile di vita sani

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Di seguito, sono riportate le raccomandazioni per la prevenzione oncologica dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), valide anche per chi ha già avuto casi di tumori. 

1. Mantieniti normopeso

È fondamentale mantenere un peso salutare durante tutto l’arco della vita, con un IMC (indice di massa corporea) tra 18.5 e 24.9 kg/m2, evitando l’aumento della circonferenza della vita. 

Sovrappeso e obesità sono importanti fattori di rischio correlati alle malattie croniche, si stima che una circonferenza della vita maggiore di 80 cm nelle donne e 94 cm negli uomini sia un indice prognostico di complicanze sia metaboliche che neoplastiche. 

2. Sii attivo ogni giorno

Svolgi almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, aumentandone progressivamente il tempo e l’intensità. Buone abitudini possono essere quelle di uscire a piedi o in bici quando possibile, preferire le scale all’ascensore e praticare uno sport. 

La riduzione del rischio di tumore correlato all’attività fisica è ormai consolidata e riguarda la regolazione del grasso corporeo, il miglioramento della sensibilità insulinica, il potenziamento del sistema immunitario e il benessere del sistema digestivo e gastrointestinale. 

3. Segui una dieta sana ed equilibrata

Una dieta costituita prevalentemente da alimenti di origine vegetale come cereali integrali, frutta e verdura, legumi, si è dimostrata protettiva verso le malattie neoplastiche. Il motivo è da ricercare nell’elevato apporto di acqua, fibra alimentare, fitocomplessi e altri micronutrienti. 

Il consumo quotidiano di almeno 5 porzioni di frutta e verdura assicura una giusta quantità di vitamine, sali minerali e fibra alimentare (30 g/die). 

4. Limita il consumo di alimenti processati e bevande zuccherate

La riduzione del consumo di alimenti ricchi di grassi saturi, trans e zuccheri semplici è fondamentale per migliorare la sensibilità insulinica, per migliorare il profilo lipidico e per mantenere in generale il corpo in salute.

Attenzione, dunque, agli alimenti ad alta densità energetica che molto spesso non forniscono composti utili all’organismo come vitamine, sali minerali e polifenoli. Tra questi troviamo: dolciumi, merendine, snack, patatine in sacchetto, salse da condimento, succhi di frutta e bevande gassate. 

5. Limita il consumo di carne rossa e/o processata

Limita il consumo di carne rossa proveniente da manzo, vitello, maiale, agnello, cavallo e capra ad una quantità inferiore ai 500 g alla settimana. Per quanto riguarda le carni conservate trattate con affumicatura, salatura e stagionatura andrebbero consumate occasionalmente. 

6. Se bevi, fallo con moderazione

Il consumo di bevande alcoliche in un quantitativo superiore a 30g di etanolo al giorno (2 unità alcoliche) si associa all’insorgenza di molti tipi di malattie, soprattutto a carico del tratto digerente superiore (bocca, esofago) in entrambi i sessi. Si raccomanda pertanto un consumo decisamente moderato. 

Anche se in alcuni studi riguardati l’ambito cardiologico si è visto che un consumo moderato di vino rosso, per il contenuto in resveratrolo (che è minimo), possa contribuire alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, non si può dire lo stesso in ambito oncologico. Non è stato possibile individuare un livello di consumo al di sotto del quale il rischio di cancro non aumenti.

7. Limita il consumo di cibi ricchi di sale

L’OMS raccomanda un limite massimo di 5 g/die di sale che corrisponde circa ad un cucchiaino da tavola. Un consumo eccessivo di sale predispone all’insorgenza di numerose patologie, soprattutto a carico del sistema cardiocircolatorio ma anche il rischio di cancro allo stomaco. 

Per ridurre il consumo di sale puoi limitare l’uso del sale da cucina, il consumo di prodotti trasformati, controllare le etichette degli alimenti per individuarne il contenuto e preferire le spezie o le erbe per insaporire i piatti.

8. Soddisfa i fabbisogni nutrizionali tramite la dieta

Un ottimo modo per mantenere l’organismo in salute e prevenire i tumori è quello di avere una dieta varia e non di assumere integratori. Le società scientifiche concordano sul fatto che il miglior nutrimento siano i cibi e non i supplementi, oltretutto non ci sono evidenze scientifiche riguardati particolari micronutrienti che siano risultati efficaci nella prevenzione oncologica.

L’assunzione di micronutrienti non deve essere vista come “di più è meglio”, ci sono stati fisiologici o patologici in cui è possibile che l’organismo abbia bisogno di un aiuto ma in questo caso è bene rivolgersi al proprio medico ed evitare il fai-da-te. 

9. Allatta al seno almeno per i primi 6 mesi 

Le evidenze scientifiche dimostrano che il miglior alimento per i neonati è il latte materno che è risultato protettivo non solo per il bambino ma anche per la madre. 

Per quanto riguarda la madre, l’allattamento sembra proteggere dall’insorgenza del tumore ovarico anche se non si hanno ancora certezze, mentre nel bambino previene sovrappeso e obesità e dunque le patologie correlate, tra cui per l’appunto i tumori. 

Siti da seguire per approfondire la relazione tra dieta e tumori

Se vuoi ulteriormente approfondire, ascolta chi lavora in equipe a livello mondiale per studiare le relazioni tra alimentazione e tumori:

 

Bibliografia

https://www.ieo.it/it/PREVENZIONE/Stili-di-vita/Alimentazione/#:~:text=Una%20dieta%20sana%20e%20varia,prevenire%20l’insorgenza%20di%20cancro.

https://www.istitutotumori.mi.it/documents/848032/8590531/Depliant_INT_03_WEB.pdf/47975e5b-b0fc-0c85-e652-173c114212c7

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/possibile-sostanze-inserite-nella-lista-1-dello-iarc-siano-cancerogene-non-siano-sempre-vietate

 

Note sull’autrice: Valentina Idà

Laureata triennale in Scienze Motorie e attualmente studentessa magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Da sempre interessata all’alimentazione e al fitness ha scelto di coniugare le sue due passioni e formarsi per far comprendere, soprattutto alle donne, quanto sia importante alimentarsi in modo adeguato e adottare uno stile di vita sano. 

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Andrea Biasci

Fondatore del Project inVictus e autore di Project Nutrition, il libro sulla nutrizione con più di 90 000 copie vendute, che unisce la teoria alla pratica su base scientifica. Laureato in Scienze Motorie e nella magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Per anni è stato Professore Universitario a contratto presso l'Università degli Studi di Milano. Maggiori informazioni

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