Quanto guadagna un Personal trainer? Stipendio
Se vuoi diventare Personal trainer probabilmente ti sei chiesto quanto guadagna come professionista al mese o all’anno o quanto prende come stipendio se è un dipendente.
Ad oggi il Personal trainer non è una figura ancora identificata a livello legale e può lavorare sia come libero professionista (nella maggior parte dei casi) o come dipendente, con una serie di spese, di entità e motivo differente, a seconda che svolga il proprio lavoro in una palestra, in un proprio studio o anche online. Per tutti questi motivi, il guadagno, così come le spese, possono essere differenti.
Quanto guadagna un Personal trainer al mese?
Il guadagno del Personal trainer è molto variabile poichè dipende da più fattori:
- essere liberi professionisti con partita iva (a regime forfettario agevolato o ordinario) o dipendenti,
- lavorare al Nord, Centro o Sud Italia, in grandi o piccole città,
- lavorare presso un proprio studio personal oppure una palestra,
- livello di esperienza e competenza.
C’è poi, chiaramente, la variabile di quante ore a settimana dedichi al lavoro e a quanti clienti riesci a seguire. Lavorando a tempo pieno (40 ore/settimana) e considerando una media di 60-90 minuti a lezione a cliente, in una settimana è possibile fare 25-40 lezioni one-to-one.
Uno stesso cliente può essere seguito una o più volte la settimana, perciò anche a seconda di quante lezioni sono dedicate a ciascuno (solitamente 2) cambia il numero totale di clienti che puoi seguire. Tuttavia, il numero dei clienti non influenza in modo sostanziale il guadagno, perchè la tariffa è relativa all’impegno orario: se impegni 40 ore a settimana e segui 5 o 15 clienti è praticamente lo stesso al fine del guadagno settimanale.
Il guadagno lordo va dai 25-30 fino ai 70-80 euro/ora, con eccezioni che possono guadagnare anche di più. Facendo il calcolo mensile, il range di guadagno lordo è di 1000-3200 euro/mese (o più).
Per il guadagno netto, bisogna togliere a quello lordo tutta una serie di spese: imposte, Inps, commercialista, acquisto di attrezzatura e di software per la gestione dei clienti, trasporto, affitto se non lavori in un locale di tua proprietà.
Inoltre, ci sono delle differenze a seconda che l’allenamento venga svolto in una palestra (25-30 euro per un allenamento) o a domicilio (dai 40-60 euro per un allenamento di 1-2 ore).
Può anche essere presa in considerazione l’opzione di non seguire un singolo cliente, ma 2 o 5 contemporaneamente (small group), in modo da richiedere una cifra minore a ciascuno ma ricavare un importo maggiore a parità di tempo, offrendo comunque un servizio di qualità. E’ tuttavia difficile riuscire a trovare un certo numero di persone che siano disponibili in uno stesso orario e che, soprattutto, abbiano un obiettivo comune.
Possono poi essere proposti dei “pacchetti” che seguono la logica del: più lezioni vengono comprese e pagate subito in anticipo e più il prezzo è scontato. Un modo anche utile per riuscire a fidelizzare meglio il cliente – aspetto per nulla scontato, soprattutto contando che solitamente è difficile e che c’è un grande ricambio.
Quanto prende un Personal trainer online?
Il Personal trainer online ha il vantaggio di poter avere una clientela potenzialmente più ampia e di non essere vincolato da location o orari rispetto a chi invece lavora in palestra. Non ci sono quindi le spese relative al trasporto, nè quelle di affitto da versare ad una palestra o di acquisto dell’attrezzatura per un proprio studio personal.
Con l’online, il prezzo non è però più dipendente dalla zona in cui ti trovi ed è più relazionato al servizio che offri. Il guadagno, sempre lordo, è un po’ di meno rispetto a quello in presenza ed è pari a 100-120 euro a mesociclo (circa 4 settimane) a cliente.
Inoltre, il personal trainer può lavorare anche in modalità mista, affiancando al lavoro online quello in presenza.
Quanto guadagna un Personal trainer in palestra?
Il Personal trainer che lavora in palestra come libero professionista ha due opzioni, a seconda del centro in cui si trova: pagare una quota mensile fissa oppure una certa percentuale a lezione. C’è il limite del non poter guadagnare più di una certa cifra poichè altrimenti si obbliga la palestra all’assunzione come dipendente nel caso in cui si fatturi alla stessa – se invece si fattura al cliente non sussiste questo problema.
Il guadagno, con le cifre prima citate, è dipendente da che percentuale o da che affitto va versato alla palestra.
A parte questo, bisogna anche considerare che rispetto a chi lavora a domicilio o ha un proprio studio personal le spese sono ridotte (non è necessario comprare la propria attrezzatura) e che si ha più visibilità. Dall’altra parte però c’è la concorrenza e la limitazione degli spazi e degli orari.
Note sul co-autore
Leonardo Bruschi, Personal Trainer Project Invictus Certified. Dopo alcuni anni in cui ho svolto l’attività di istruttore di sala come secondo impiego, dal 2014 svolgo come professionista del Wellness l’attività di Personal Trainer con particolare attenzione al lato alimentare, posturale e della programmazione dell’allenamento. Propongo soluzioni ad hoc sulla base delle caratteristiche peculiari di ciascuna persona, tenendo presente lo storico, la condizione attuale e l’obiettivo da conseguire. Nel fare questo, cerco di unire gli aspetti teorici che le attuali evidenze scientifiche suggeriscono all’esperienza sul campo costruita negli anni, senza tralasciare l’aspetto psicologico e motivazionale dell’allenamento, cercando di farlo diventare un vero e proprio stile di vita.