Tutti i sintomi della ritenzione idrica
Capire se soffri di ritenzione idrica ti permette di adottare gli approcci giusti per gestire questa condizione. Ma come capire se hai davvero ritenzione idrica?
I sintomi della ritenzione idrica sono diversi e influiscono sul benessere quotidiano portando a gonfiore degli arti inferiori, stanchezza e variazione improvvisa di peso. Nel corso della giornata questi sintomi possono variare in intensità, spesso peggiorando nel pomeriggio o alla sera.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i vari sintomi della ritenzione idrica, come riconoscerli e quali sono i migliori rimedi da mettere in pratica.
Tutti i sintomi della ritenzione idrica
In ambito medico, la ritenzione idrica è definita come l’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali, ovvero negli spazi tra le cellule dei tessuti.
La ritenzione può essere causata da diverse condizioni: problemi microcircolatori, disfunzioni renali, epatiche, tiroidee o del sistema linfatico.
È importante distinguere la ritenzione idrica fisiologica, tipica di alcune situazioni come il ciclo mestruale, da quella di natura patologica, che richiede un’adeguata valutazione e gestione clinica da parte di professionisti della salute.
I sintomi della ritenzione idrica comprendono:
- Gonfiore visibile: è possibile notare un aumento del volume in specifiche aree del corpo come gambe, caviglie, addome e in alcuni casi anche in viso;
- Sensazione di pesantezza; le zone colpite possono far avvertire una sensazione di appesantimento e/o indolenzimento.
- Alterazione della pelle: la pelle può presentare alterazioni nella sua consistenza, presentando un aspetto a “buccia d’arancia”;
- Variazioni di peso improvvise: la ritenzione idrica può portare a fluttuazioni di peso che non sono legate a cambiamenti nella massa grassa o muscolare. Spesso questo può succedere a seguito di pasti abbondati ricchi di sale come ad esempio una pizza, fenomeno normale e fisiologico.
- Stanchezza: la ritenzione idrica può contribuire a sensazioni di affaticamento e spossatezza.
Come capire se si ha la ritenzione idrica?
Per verificare se hai ritenzione idrica, puoi eseguire una semplice procedura chiamata “Test di pitting”. Esercita una leggera pressione sulla zona interessata con il dito per alcuni secondi. Se noti la persistenza di un’area bianca o un’indentazione dopo aver rilasciato la pressione, è probabile che tu abbia ritenzione idrica.
Successivamente, prendi un piccolo lembo di pelle tra le dita e osserva se compaiono dei piccoli “buchi”. La presenza di questi segni può indicare la presenza di cellulite – se ci sono dei leggeri avvallamenti non si tratta di cellulite, ma è solamente la normale distribuzione del grasso sottocutaneo.
La cellulite e la ritenzione idrica sono spesso correlate, ma un approccio attivo allo stile di vita può contribuire a migliorare entrambe le condizioni. Se invece manifesti spesso gonfiore e pesantezza agli arti inferiori, variazioni di peso consistenti e stanchezza è necessario valutare se ci sono cause sottostanti sottoponendosi a controlli medici più approfonditi.
Rimedi per la ritenzione idrica
La ritenzione idrica è un fenomeno spesso fisiologico che, per sua natura, varia di ora in ora e di giorno in giorno. Questa instabilità rende difficile eliminarla definitivamente, poiché fattori come genetica, ormoni, alimentazione e stile di vita possono influire sulla sua manifestazione.
Uno dei rimedi che puoi adottare per alleviare la ritenzione idrica è sollevare le gambe alla sera o dormire con un cuscino posizionato sotto di esse.
Tuttavia, non esiste una soluzione rapida o definitiva per la ritenzione idrica, ma adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, un adeguato consumo d’acqua (almeno 2 L/die), un giusto intake di sodio e la pratica di esercizio regolare. Un approccio equilibrato contribuisce a gestire questa condizione in modo più efficace.
In alcuni casi, diete drenanti, trattamenti fisioterapici o integratori possono offrire supporto nella gestione della ritenzione idrica, ma non rappresentano una scelta di prima linea se la ritenzione è causata da cattive abitudini.
Note sulla co-autrice: Dott.ssa Valentina Idà
Laureata in Scienze Motorie e in Scienze della Nutrizione Umana. Articolista inVictus.