Pasta a cena: come mangiarla senza ingrassare
“La pasta a cena non la mangio perché fa ingrassare” è uno dei luoghi comuni più radicati, lo si sente dire in palestra, a casa di un’amica o alla fermata dell’autobus. Ma è davvero così?
Per molte persone la pasta a cena rappresenta un tabù inviolabile, altri non possono farne a meno. Tu da che parte stai?
Scopri se la pasta a cena fa ingrassare, se fa male e in quale pasto della giornata è meglio inserirla se sei a dieta.
Pasta a cena: fa ingrassare o no?
Sfatiamo un mito: la pasta non fa ingrassare né dimagrire sia che la consumi a cena che a pranzo. L’aumento di peso è determinato dalle calorie in eccesso derivanti dal totale degli alimenti consumati durante l’arco della giornata che superano le richieste energetiche dell’organismo.
Quello che facilmente può determinare un eccesso di calorie è il condimento che usi per la pasta. Un’idea può essere quella di aggiungere alla porzione di pasta delle verdure di stagione e un filo d’olio EVO in modo da contenere la quantità ma aumentarne il volume e di conseguenza la sazietà.
È anche vero che se tutti i giorni mangi carbonara, penne ai quattro formaggi, lasagne o altre ricette con molti ingredienti ricchi di grassi è più semplice prendere qualche chilo. Questo non perché i grassi facciano ingrassare ma per una sottostima delle calorie.
È comunque legittimo, ogni tanto, consumare preparazioni più golose per far sì che la dieta sia sostenibile nel lungo periodo.
Non sono le scelte alimentari di qualche giornata o la cena del sabato sera dagli amici a far perdere i risultati ottenuti, ma come ti alimenti nel resto della settimana e del mese. Ne consegue che se il piatto di pasta la sera è compreso nel tuo bilancio energetico ed è adeguato alle tue esigenze, non c’è alcun pericolo di ingrassare!
6 motivi per mangiare la pasta a cena
- È molto saziante: ancor più se è pasta integrale, il maggior contenuto di fibre rallenta l’assorbimento intestinale dei glucidi prolungando il senso di sazietà. La cottura al dente favorisce la masticazione;
- Favorisce il riposo notturno: la pasta è ricca di triptofano, amminoacido precursore di melatonina e serotonina, due molecole implicate nel ritmo sonno-veglia;
- È veloce da preparare: se hai poco tempo un piatto di pasta con legumi (fagioli, ceci, piselli) è un ottimo salva-cena con un profilo amminoacidico completo;
- È facilmente digeribile se cotta al dente: oltre a dover essere masticata più a lungo, l’amido contenuto non è del tutto gelatinizzato pertanto viene assimilato gradualmente rallentando la digestione;
- È molto versatile: si può cucinare e condire in mille modi, al sugo, con la carne, con le verdure, con il pesce o nei minestroni;
- È alla base della piramide alimentare: ciò significa che il suo consumo (così come pane, riso) può essere distribuito sui 2 principali pasti della giornata
Oltre alla pasta tradizionale a base di cereali, in commercio puoi trovare diversi formati di pasta a base di legumi. Questo tipo di pasta è adatta se sei celiaco o se segui una dieta vegana per raggiungere più facilmente la quota proteica (rispetto alla pasta tradizionale che ha 12-13 g/100 g ha circa 20 g di proteine per 100 g).
Bibliografia
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2915_allegato.pdf
https://www.alimentinutrizione.it/tabelle-nutrizionali/000800
Note sull’autrice: Valentina Idà
Laureata triennale in Scienze Motorie e attualmente studentessa magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Da sempre interessata all’alimentazione e al fitness ha scelto di coniugare le sue due passioni e formarsi per far comprendere, soprattutto alle donne, quanto sia importante alimentarsi in modo adeguato e adottare uno stile di vita sano.