Barbabietola rossa: calorie, proprietà e benefici

La barbabietola (Beta vulgaris della famiglia delle Chenopodiaceae ), conosciuta anche con il nome di barbabietola rossa o rapa rossa, è una pianta a tubero le cui foglie e radici sono utilizzate dall’uomo come fonti alimentari. La barbabietola è una delle fonti più comuni di nitrato alimentare (almeno 1.300 mg / kg di peso fresco fino a 2500 mg / kg).

Sebbene il nitrato è sicuramente il composto più studiato e interessante, le vinacce di barbabietola contengono anche fenoli (equivalenti di acido gallico da 45,68 mg) e flavonoidi (equivalenti di rutina da 25,89 mg) con betanina (4,09 mg / g) e vulgaxantina (7,32 mg / g).  Il colore rosso delle radici è dovuto proprio all’alto contenuto di betanina, che è una sostanza utilizzata anche come colorante alimentare.

Barbabietola rossa calorie

Barbabietola rossa calorie

La barbabietola è composta principalmente da acqua, con un contenuto in proteine assolutamente trascurabile – come accade per la maggior parte delle verdure – l’assenza rilevante di grassi alimentari e una piccola quantità di glucidi. Per questo motivo, l’apporto calorico della barbabietola rossa è del tutto irrilevante (circa 20 kcal su 100 g). Tra i micronutrienti, spicca l’alto contenuto di potassio e quantità significative di vitamine del gruppo B, di fosforo, calcio e ferro.

Barbabietola rossa valore per 100g
Calorie (kcal): 19
Proteine (g): 1.1
Lipidi (g): tracce
Carboidrati disponibili (g): 4
Zuccheri solubili (g): 4
Fibra totale (g): 2.6
Sodio (mg): 84
Potassio (mg): 300
Ferro (mg): 0.4
Calcio (mg): 20
Fosforo (mg): 21
Tiamina (mg): 0.03
Riboflavina (mg): 0.02
Niacina (mg): 0.2
Vitamina C (mg): 7

Fonte CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria)

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Barbabietola proprietà e benefici

Barbabietola proprietà

Il principale bioattivo nella barbabietola è sicuramente il nitrato, tanto che molti studi scientifici che indagano sugli effetti della barbabietola tendono a utilizzare, come placebo, semplicemente la barbabietola senza nitrato, suggerendo che i ricercatori considerano il nitrato il principale – se non l’unico – componente bioattivo con effetti rilevanti sulle prestazioni fisiche o su altri aspetti legati alla salute.

I nitrati della barbabietola permettono al nostro organismo di produrre maggior ossido nutrico (NO) un composto essenziale per migliorare:

  • la circolazione sanguigna
  • la pressione arteriosa
  • un’azione complessiva positiva sull’apparato cardiovascolare
  • la conduzione nervosa
  • l’azione contro agenti patogeni
  • l’aggregazione piastrinica

Anche le betalete (betanina e vulgaxantina) possono contribuire alla bioattività delle barbabietole – e sono le principali responsabili della plausibilità biologica alla base dell’utilizzo del succo di barbabietola come alimenti anti-cancro nel campo della medicina alternativa.

La barbabietola ha così un’azione antinfiammatoria e che contrasta l’invecchiamento cellulare.

Barbabietola e pressione sanguigna

La supplementazione di barbabietola (generalmente in forma di succo) è stata associata ad una diminuzione della pressione arteriosa sistolica e diastolica. Il meccanismo d’azione è probabilmente dovuto all’alto contenuto di nitrato della barbabietola rossa, in quanto l’ossido nitrico, causando vasodilatazione dei vasi sanguigni, causa un calo della pressione sanguigna.

Dunque, il meccanismo d’azione è simile alla nitroglicerina, un agente antianginoso usato per prevenire e trattare il dolore toracico acuto, che aumentando la produzione di ossido nitrico, ha anche effetti ipotensivi.  Per questo motivo, è bene non combinare il succo di barbabietola con altri agenti – come ad esempio la nitroglicerica – in quanto si potrebbe sperimentare un eccessivo calo della pressione sanguigna.

Barbabietola ed esercizio fisico

Il consumo di succo di barbabietola è stato associato ad un aumento del nitrato nel plasma durante l’esercizio fisico e gli atleti hanno sperimentato un aumento delle performance in attività aerobiche, sebbene l’effetto era minimo. Nel complesso, comunque, il consumo di succo di barbabietola sembra essere associato ad un effetto anti-fatica e al prolungamento della prestazione fisica.

Barbabietola e cancro

Il succo di barbabietola sembra essere un integratore alimentare comunemente usato nei pazienti con tumori gastrointestinali e rappresenta una delle medicine alternative più comuni e allettanti per i pazienti oncologici. In effetti, alcuni studi sull’estratto di barbabietola hanno osservato effetti anti-cancro, in vitro. Gli effetti apoptotici sono stati osservati nelle cellule tumorali del seno, della prostata, del polmone e del fegato.

Queste osservazioni sono interessanti se si pensa che, nella visione comune, la barbabietola dovrebbe piuttosto essere un composto pro-cancro, visto l’alto contenuto di nitrato (un composto che, chimicamente, è esattamente lo stesso dei nitrati contenuti nella carne lavorata). Sembra, invece, che siano i flavonoidi contenuti, e soprattutto la betaina, ad avere proprietà anti-cancro.

Tuttavia, occorre sottolineare che gli unici studi che hanno rilevato proprietà anti-cancro della barbabietola (come semplice cibo, o sotto forma di estratto, succo o altri tipi di integratori), sono studi preclinici, in vitro, che non sono nemmeno lontanamente sufficienti per poter attribuire alcun effetto rivelante– a livello clinico – a questa pianta, e assolutamente non bastano per raccomandare o giustificare il consumo di barbabietola per i malati di cancro.

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Articolo del Dottor. Daniele Esposito autore di Project Diet

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Daniele Esposito

Dott. Daniele Esposito, classe 91, laureato in Scienze Motorie e in Scienze della Nutrizione umana. Biologo nutrizionista appassionato di fisiologia e fisiopatologia in relazione all’alimentazione umana. Si occupa di nutrizione a 360°, sia in ambito clinico sia in ambito sportivo. Autore e divulgatore scientifico, autore di Project Diet Vol.1-2 e co-direttore, revisore e co-autore della rivista Project Magazine. Maggiori informazioni

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