Apparato locomotore e sistema muscolare
In questo articolo parleremo dell’apparato locomotore e del sistema muscolare cercando di dare qualche spunto pratico per chi si allena ed ama lo studio del corpo umano. Conoscere il nostro corpo è la base su cui fondare lo studio della fisiologia (sportiva e non) e su cui poi costruire piani d’allenamento sensati.
Apparato scheletrico e muscolare
L’apparato muscolo scheletrico è il più voluminoso del corpo umano (circa l’80%) e rappresenta l’apparato locomotore attraverso cui riusciamo a spostarci.
Apparato scheletrico
Le ossa hanno una funzione di sostegno, sono formate da tessuto connettivo altamente specializzato per la resistenza meccanica, hanno una componete rigida ma con una micro flessibilità. Questo avviene grazie ad una componente organica ed una inorganica. Vengono paragonate alle costruzioni in cui l’anima dei pilastri in metallo viene ricoperta dal cemento armato. Le ossa sono vive e si continuano a rimodellare grazie all’azione degli osteoblasti ed osteoclasti.
L’allenamento (soprattutto quello contro resistenze) potenzia il rimodernamento osseo e aumenta il suo metabolismo. Uno dei rimedi più efficaci per prevenire e combattere l’osteoporosi è l’esercizio contro resistenze (pesi).
La micro formazione delle ossa avviene attraverso trabecole che si rimodellano per adattarsi alle forze di compressione a cui vengono sottoposte.
Si suddividono in:
- ossa lunghe (come il femore o l’omero)
- brevi (come i carpi della mano o tarsi del piede)
- piatte (come l’occipite, osso frontale e le altre ossa del cranio)
- irregolari (come le vertebre lombari, dorsali, cervicali)
- sesamoidi (come la patella o altre ossa molto più piccole come il pisiforme)
Apparato articolare
Le articolazioni uniscono le ossa tra loro e sono formate da un tessuto fibroso cartilagineo. Più un’articolazione è mobile e più paga un prezzo in fragilità. La spalla è spesso soggetta a traumi proprio per la sua grande mobilità, al contrario le suture del cranio hanno un ruolo di massima protezione ma nessun movimento (qui qualche osteopata torcerà il naso).
A seconda della loro mobilità vengono suddivise in:
- diartrosi (articolazioni mobili come il ginocchio)
- anfiartrosi (articolazioni semimobili come la colonna vertebrale)
- sinartrosi (articolazioni fisse come le suture delle ossa del cranio)
Apparato muscolare
I muscoli sono la parte attiva dell’apparato muscolo scheletrico, attraverso la loro contrazione riusciamo a muoverci. Sono formati da particolari tipi di cellule chiamate fibre muscolari o miociti e si suddividono in volontari (quelli dell’apparato locomotore) ed involontari o lisci (dei vasi sanguigni e dell’apparato digerente), il cuore è un muscolo involontario ma striato e non liscio e rappresenta l’eccezione alla regola.
I muscoli del corpo umano volontari si possono suddividere in molti modi, in base alle loro inserzioni tendinee, alla loro lunghezza, pennazione, ecc. Per dare una classificazione di massima abbiamo:
- muscoli fusiformi (come il bicipite brachiale)
- muscoli pennati (sono la maggior parte dei muscoli fasici che richiedono forza)
- muscoli semipennati o unipennati (come il tibiale anteriore)
- muscoli bipennati (come il gastrocnemio)
- muscoli multipennati (come il deltoide)
- muscoli paralleli (come il sartorio)
- muscoli circolari (come lo sfintere)
Quello che può interessare a chi si allena è che più un muscolo è pennato e più è forte ma meno è veloce. La pennazione permette al muscolo di accorpare più fibre possibili, aumentando così la possibilità di generare forza. Questa forza tuttavia avviene diagonalmente e non lungo una linea di forza che sia più breve possibile. Questo è il motivo per cui la natura deve trovare un compromesso tra forza e velocità.
Se è vero che ad un aumentare della pennazione abbiamo un aumento della forza è altrettanto vero che superati i 45° di pennazione la forza inizia a calare, questo perché il muscolo perde capacità di tirare nella giusta direzione. Questo è uno dei motivi per cui il muscolo quando si accorcia troppo non riesce più a generare forza in modo ottimale. Lo stesso fenomeno avviene anche nei bodybuilder con massa notevoli, dove ad un aumento dell’ipertrofia non segue più un aumento diretto della forza, per via della modifica dell’angolo di pennazione.
Apparato locomotore: conclusioni
L’apparato locomotore ed il sistema muscolare sono estremamente complessi ed affascinanti ma possono essere racchiusi in una semplice regola universale: la struttura segue la funzione. Il motivo per cui siamo progettati così è dato dal compromesso, che la selezione naturale ha dovuto adottare, per trovare forme e strutture che seguissero le leggi della prestazione e dell’economia del gesto.
Il nostro corpo è l’insieme di migliaia di compromessi atti a farci sopravvivere, attraverso il movimento, nell’ambiente circostante.
Se l’anatomia ti appassiona come me, qui puoi trovare alcuni video che ho girato parecchi anni fa 🙂 :