Burro: proprietà, calorie e valori nutrizionali

burro calorie

Il burro è un alimento molto controverso, c’è chi sostiene che vada assolutamente evitato (per via del suo contenuto in colesterolo e grassi saturi) e chi invece cita anche il Time che aveva scagionato questo alimento. Dove sta la verità? Possiamo mangiare tranquillamente il burro? e quanto ne possiamo introdurre?

Ma partiamo dalle calorie del burro e dai suoi valori nutrizionali, per poter, in modo oggettivo, fare alcune considerazioni.

Calorie burro

Burro 100G
Kcal 717
Carboidrati 0,1g
Zuccheri 0,1g
Proteine 0,8g
Grassi 81,1g
Grassi saturi 51,3g
Grassi monoinsaturi 21g
Grassi polinsaturi 3g
Colesterolo 215-270mg
Fibre 0g

Il burro è sicuramente un alimento calorico, con un alto contenuto di grassi (saturi) e di colesterolo. Va rimarcato che pure avendo molte calorie ne ha meno dell’olio d’oliva (886kcal/100g) e che il contenuto di colesterolo è si alto ma se usiamo poco burro (10g) assumiamo giusto il 5% della razione giornaliera raccomandata. Tra l’altro a meno di non soffrire di colesterolemie familiari, l’organismo regola la sua produzione interna in funzione di quanto colesterolo introduciamo, più ne mangiamo meno ne produce.

Insomma la prima grossa considerazione è che il burro fa male se ne assumiamo troppo, mentre se il quantitativo è moderato non ci sono apparenti segnali che possa fare realmente male.
Ma per approfondire ulteriormente, vediamo i suoi grassi di che tipo sono.

Acidi grassi del burro

burro fa male

Acidi grassi burro %
acido palmitico 25 – 33
acido oleico 19 – 29
acido stearico 9 – 13
acido miristico 8 – 12
acido butirrico 3 – 3,5
acido laurico 2,3 – 3,9
acido caprico 1,8 – 3,7
acido linoleico 1,0 – 3,5
acido palmitoleico 1,0 – 2,0

La composizione degli acidi grassi del burro non è eccezionale ma nemmeno terribile. Spiccano gli acidi grassi saturi:
1. acido palmitico che ha un effetto negativo sul nostro corpo solo quando ne assumiamo troppo. L’acido palmitico è il grasso più presente nel nostro organismo ed è il primo che il nostro organismo autosintetizza.
2. acido stearico che non ha effetti negativi
3.  acido miristico e questo si è collegato con l’infiammazione intestinale, organica,  l’insulino resistenza e meno ne assumiamo e meglio è.
4. acido butirrico che è un grasso “buono” essenziale per nutrire le cellule dell’intestino (enterocoliti). È lo stesso acido grasso che i nostri batteri (microbiota) creano dalle fibre alimentari che mangiamo.

La composizione poi di acidi grassi monoisaturi e polinsaturi è varia e non sbilanciata (non abbiamo segnato tutti gli acidi grassi presenti nel burro perchè ripartiti tutti in piccole dosi).

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Il burro fa male?

Arrivati a questo punto dovremmo aver capito che il burro non fa male ma neanche bene, dipende esclusivamente dal quantitativo che ne assumiamo. È un condimento peggiore rispetto all’olio d’oliva ma è meglio di tanti grassi vegetali (grassi tropicali) e delle margarine con grassi trans (in realtà anche il burro ha intorno ad un 3% di grassi trans, presenti fisiologicamente in tutti i ruminanti).

Quando troviamo prodotti da forno con all’interno del burro, facilmente stiamo mangiando un prodotto più salutare rispetto ai prodotti industriali presenti al supermercato.

Burro proprietà e benefici

burro proprietà

Abbiamo parlato finora dei possibili rischi, ma il burro ha anche diversi benefici. Come abbiamo accennato l’acido butirrico è essenziale per la salute del nostro intestino, oltre a questo il burro contiene diverse vitamine liposolubili: Vitamina A, Vitamina E, Vitamina K ed anche un piccolo quantitativo di Vitamina D. Ha anche diversi minerali quali il calcio ed il fosforo, più un piccolo quantitativo di zinco e selenio.

Infine il burro pur essendo un grasso saturo non è ottimale per friggere in  quanto ha un punto di fumo intorno ai 130°-150°, la versione del burro chiarificato riesce a sopportare meglio le alte temperature. Questo perchè nella chiarificazione vengono tolte l’acqua e le proteine termodegradabili ed il punto di fumo del burro sale intorno ai 250° (quindi lo possiamo usare per friggere).

Il contenuto di lattosio nel burro è minimo il che lo rende adatto ad essere mangiato anche per chi è intollerante a questo zucchero. La presenza di acidi grassi a media e corta catena, rende il burro un grasso facilmente digeribile.

Concludendo possiamo usare il burro ricordandoci che è un condimento e come tutti i condimenti va utilizzato con parsimonia, perchè bastano già pochi grammi (10g=72kcal) per alzare in modo rilevante l’apporto energetico e di grassi saturi alla nostra dieta.

Consulta la nostra tabella: calorie alimenti, per saperne di più.

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Andrea Biasci

Fondatore del Project inVictus e autore di Project Nutrition, il libro sulla nutrizione con più di 90 000 copie vendute, che unisce la teoria alla pratica su base scientifica. Laureato in Scienze Motorie e nella magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Per anni è stato Professore Universitario a contratto presso l'Università degli Studi di Milano. Maggiori informazioni

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