Dieta povera di carboidrati: cos’è, vantaggi e menù

dieta povera di carboidrati

Nella dieta a basso apporto di carboidrati (low-carb) questo nutriente viene limitato e di conseguenza aumenta l’apporto di proteine e grassi.

I carboidrati sono sostanze formate da carbonio ed acqua, hanno un ruolo fondamentale nell’alimentazione umana. Sono la principale fonte di energia per l’organismo e si suddividono in carboidrati complessi derivanti da cereali e tuberi e carboidrati semplici derivanti ad esempio da frutta, verdura o latte. 

Scopri quali sono i vantaggi e i rischi di una dieta povera di carboidrati.

Cos’è una dieta povera di carboidrati?

Una dieta povera di carboidrati è una dieta in cui l’apporto di questo macronutriente è minore rispetto alle linee guida internazionali che si aggirano sul 45-65% dell’energia totale. Non esiste una singola definizione per indicare una dieta low-carb. Ragionevole è indicare come low-carb diete che forniscono meno di 100 g di carboidrati al giorno o < 2,5 g/kg/die

All’interno della categoria dieta low-carb troviamo più tipologie di regimi alimentari, ad esempio: la dieta zona, la dieta dukan, la dieta paleo, dieta eco-Atkins e le chetogeniche.

Una dieta low-carb è un regime dietetico che limita, in alcuni casi drasticamente, alimenti ricchi di carboidrati come i prodotti a base di cereali, bibite zuccherate ma anche verdure amidacee, legumi ed alcuni tipi di frutta.

Per compensare la riduzione dei glucidi, generalmente si aumenta l’assunzione di proteine e grassi. A questo proposito troviamo:

  • Low-carb iperproteiche: 30-60% di proteine
  • Low-carb iperlipidiche: 30-60% di lipidi, in questo caso se l’apporto di carboidrati è < 50g/die si parla di dieta chetogenica

In molti casi, una dieta low-carb viene seguita con l’obiettivo di dimagrire. Ridurre l’apporto glucidico aiuta ad introdurre meno calorie ed è indicato nei soggetti sovrappeso o obesi ma è sconsigliato in determinate patologie o se si è in gravidanza. 

Cosa mangiare in una dieta povera di carboidrati?

dieta povera di carboidrati

Una dieta povera di carboidrati limita il consumo di pasta, pane, prodotti da forno a favore di alimenti ricchi di proteine e/o grassi. Le fonti potranno essere:

  • Carni bianche: pollo, tacchino, coniglio, faraona, alcuni tagli del maiale etc;
  • Carni rosse: vitello, agnello, carne equina e ovina;
  • Affettati: bresaola, prosciutto cotto, prosciutto crudo, fesa di tacchino;
  • Uova
  • Pesce: alici, acciughe, aringhe, trota, calamari, sogliola, salmone, tonno etc;

Altre fonti di proteine e grassi con anche carboidrati sono: 

  • Prodotti lattiero-caseari: preferire i formaggi magri (lipidi <20%), leggeri (lipidi da 20%-35%) e semigrassi (lipidi da 36%-42%);
  • Frutta secca: mandorle, noci, nocciole, noci di macadamia, pistacchi non salati, anacardi etc;
  • Legumi: lenticchie, fagioli, ceci, lupini, arachidi, in alcuni casi potranno essere limitati perché oltre a contenere una discreta quantità di proteine contengono anche carboidrati. 

Per quanto riguarda frutta e verdura, è sempre meglio non escluderla perché è ricca di vitamine, minerali e fitonutrienti essenziali al corretto funzionamento dell’organismo. 

Nel caso in cui si debba seguire una dieta a bassissimo contenuto di carboidrati (< 50 g/gg) in cui l’obiettivo è indurre la chetosi fisiologica può essere necessaria l’eliminazione dei cereali e la severa restrizione di legumi, frutta e verdure amidacee. In questo caso è bene assumere supplementi dietetici, tra cui un multivitaminico per evitare malnutrizione.

Vantaggi di una dieta povera di carboidrati

I benefici di una dieta low-carb si devono al fatto che senza accorgersene si potrà seguire una dieta che nella maggioranza dei casi è anche ipocalorica e quindi genera un decremento ponderale. Nel breve periodo si può assistere a:

  • Perdita di peso rapida: si assiste ad un cospicuo calo ponderale sia per aumento della diuresi legata all’esaurimento del glicogeno epatico (1g di glicogeno trattiene 3g di acqua circa) sia per l’aumento della lipolisi e dell’ossidazione degli acidi grassi.
  • Aumento del senso di sazietà: dipendente dal maggior consumo di proteine, ciò condurrà a mangiare meno e a generare più facilmente il deficit calorico che farà perdere peso.
  • Miglior controllo glicemico.
  • Miglioramento dei valori plasmatici di trigliceridi e colesterolo: fattori di rischio cardio-metabolico per malattie-cardiovascolari e diabete di tipo 2, mediati dalla perdita di peso.
  • Azione antinfiammatoria: grazie alla riduzione della produzione di citochine pro-infiammatorie, anch’essa mediata dalla perdita di peso.

Alcuni studi affermano che gli effetti positivi di una dieta low-carb iperproteica ricadono maggiormente su soggetti obesi insulino-resistenti, sia in termini di decremento ponderale che di variazione dei fattori di rischio cardiovascolare associati al sovrappeso1

Una dieta low-carb funziona per la perdita di peso non per la ripartizione in termini di macronutrienti, ma piuttosto perché questa composizione fa sì che l’assunzione calorica sia più bassa grazie all’aumento di sazietà indotto dalle proteine e quindi si perda peso.

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Svantaggi e rischi dieta povera di carboidrati

Oltre i 6 mesi, non ci sono vantaggi ad usare una dieta low-carb rispetto ad altri modelli dietetici. Il fattore cruciale per dimagrire è quello di bilanciare l’introito calorico giornaliero in base al proprio fabbisogno energetico, in modo da creare un deficit calorico.

Nel lungo periodo (oltre 6 mesi), una dieta low-carb porta con sé numerosi svantaggi, tra cui:

  • Aumento del catabolismo muscolare: questo in parte spiega perché le diete low-carb sono spesso iperproteiche e perché siano controindicate negli sportivi.
  • Riduzione della performance sportiva: soprattutto in atleti di endurance, i carboidrati sono la prima fonte di energia ed è meglio evitare diete povere o senza carboidrati.
  • Possibile eccesso di grassi saturi da cui può scaturire un aumento del colesterolo LDL ed aumento del rischio d’insorgenza di malattie cardiovascolari.
  • Disfunzioni intestinali: la riduzione cronica dell’assunzione di frutta e verdure può causare stipsi a causa del basso apporto di fibra alimentare.
  • Riduzione dell’ormone tiroideo T3: la tiroide regola moltissimi pathways tra cui la produzione di progesterone nelle donne che permette di avere un’ovulazione adeguata.
  • Elevati livelli di stress: alterazioni dell’umore, depressione, affaticamento a causa dell’influenza sul metabolismo della serotonina.
  • Carenze nutrizionali: in mancanza di adeguati supplementi dietetici, le diete low-carb possono determinare carenze in termini di micronutrienti (vitamine e sali minerali).
  • Aumento del rischio cancro al colon-retto: a causa della diminuzione del consumo di frutta, verdura, legumi e di cereali che contengono fibre e molecole antiossidanti ad azione antitumorale.

Una dieta low-carb non è adatta ad essere perseguita per lunghi periodi, l’ideale è non superare i 12 mesi ed adottarla solo se necessario, sotto supervisione medica per evitare ripercussioni sulla salute. E’ sempre meglio assumere una corretta quantità di carboidrati al giorno.

Un esempio in cui si applica questo approccio dietetico è dato dai pazienti che devono sottoporsi a chirurgia bariatrica o cardio-vascolare, in cui è fondamentale una diminuzione rapida del peso. Oppure per trattare l’epilessia farmacoresistente, in cui l’uso di low-carb chetogeniche è ormai sempre più consolidato. 

Esempio dieta povera di carboidrati (low-carb)

dieta povera di carboidrati

Di seguito trovi un esempio di dieta low-carb da 2000 kcal. Si tratta di un esempio in cui l’apporto glucidico è lievemente ridotto rispetto alle linee guida. 

Lunedì 

Colazione  150 g di yogurt greco

150 g di fragole

30 g cereali da colazione integrali

Spuntino metà mattina  150 g di mela (1)
Pranzo  80 g di pasta

150 g di tonno fresco

200 g di fagiolini

20 g di olio EVO

10 g di parmigiano

Spuntino metà pomeriggio 50 g di bresaola

20 g di fette wasa

Cena  70 g di pane

200 g di petto di pollo

200 g di pomodori

20 g di olio EVO

 

Martedì

Colazione  150 g di albume

50 g di pane integrale

200 ml di latte parzialmente scremato

Spuntino metà mattina  150 g di banana (1)
Pranzo  70 g di riso

150 g di tacchino

200 g di zucchini

20 g di olio EVO

10 g di parmigiano

Spuntino metà pomeriggio 25 g di mandorle

200 g di dessert proteico

Cena  70 g di farro

200 g di orata

200 g di funghi

20 g di olio EVO

 

Mercoledì

Colazione  150 g di yogurt greco

150 g di kiwi (2)

30 g cereali da colazione integrali

Spuntino metà mattina  200 g di dessert proteico
Pranzo  70 g di pasta

200 g di gamberi

150 g di carciofi

20 g di olio EVO

Spuntino metà pomeriggio 50 g di prosciutto cotto

20 g di fette wasa (2)

Cena  80 g di riso

150 g di fiocchi di latte

200 g di hamburger di vitello

20 g di olio EVO 

 

Giovedì

Colazione  170 g di albume

50 g di pane integrale

200 ml di latte parzialmente scremato

Spuntino metà mattina  150 g di banana (1)

25 g di mandorle

Pranzo  80 g di pasta

200 g di salmone fresco

200 g di zucchine

10 g di olio EVO 

Spuntino metà pomeriggio 200 g di dessert proteico
Cena  80 g di farro

200 g di merluzzo

200 g di pomodori

20 g di olio EVO

 

Venerdì

Colazione  150 g di yogurt greco

150 g di fragole

30 g cereali da colazione integrali

Spuntino metà mattina  150 g di pera (1)

30 g di pistacchi

Pranzo  80 g di riso venere

200 g di petto di pollo

200 g di peperoni

20 g di olio EVO

Spuntino metà pomeriggio 50 g di bresaola

20 g di fette wasa (2)

Cena  80 g di pane integrale

200 g di seitan al sugo di pomodoro

30 g di feta

10 g di olio EVO

 

Sabato

Colazione  50 g di croissant alla marmellata (1)

200 ml di latte parzialmente scremato

Spuntino metà mattina  200 g di budino proteico

150 di mela (1)

Pranzo  80 g di focaccia

125 g di mozzarella

100 g di prosciutto crudo

200 g di pomodori

1 cucchiaio d’olio EVO

Spuntino metà pomeriggio 150 di fragole

20 g di crema al cioccolato fondente

Cena  80 g di riso integrale

200 g di calamari

200 g di broccoli 

10 g di olio EVO

 

Domenica 

Colazione  170 g di albume

20 g di fette wasa (2)

200 ml di latte parzialmente scremato

Spuntino metà mattina  150 g di kiwi (2)

200 g di dessert proteico

Pranzo  150 g di lasagne

120 g di uova (2)

200 g di cavolfiore

10 g di olio EVO

Spuntino metà pomeriggio 150 g di yogurt greco

30 g di noci sgusciate

150 g di fragole

Cena  200 g di merluzzo

200 g di funghi

20 g di d’olio EVO 

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Bibliografia

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9621749/

https://www.mdpi.com/1660-4601/17/7/2557

https://www.crea.gov.it/documents/59764/0/Dossier+LG+2017_CAP11.pdf/9f1ea4ba-40af-3879-1d48-e6ca72adae2b?t=1575530798824

Esposito – Project Diet: tutte le diete del mondo in unico libro vol. 1; Project Editions, 2017

 

Note sull’autrice: Valentina Idà

Laureata triennale in Scienze Motorie e attualmente studentessa magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Da sempre interessata all’alimentazione e al fitness ha scelto di coniugare le sue due passioni e formarsi per far comprendere, soprattutto alle donne, quanto sia importante alimentarsi in modo adeguato e adottare uno stile di vita sano.  

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Dott.ssa Lucia Ienco

Biologa Nutrizionista laureata in Biotecnologie e in Scienze dell’Alimentazione. Capo-redattrice e articolista per il sito Project inVictus. Contatti: luciaienco.nutrizionista@gmail.com Maggiori informazioni

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