Elevatore della scapola
L’elevatore della scapola è un muscolo che origina dai processi trasversi delle prime quattro vertebre cervicali e si inserisce a livello dell’angolo superiore della scapola. Spesso può risultare contratto e dolente proprio nel punto della sua inserzione ossea scapolare. Il dolore è generalmente localizzato ed evocato tramite la pressione locale. Conosciamo meglio questo muscolo approfondendo le sue funzioni anatomiche e gli esercizi di stretching utili per allungarlo.
Anatomia e funzioni del muscolo elevatore della scapola | |
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Origine | Processi traversi dalla prima alla quarta vertebra cervicale |
Inserzione | Angolo superiore della scapola |
Azione | Elevazione, adduzione e rotazione caudale della scapola. Estensione, inclinazione omolaterale e rotazione omolaterale del rachide cervicale |
Muscolo elevatore della scapola, funzioni
Alla luce delle sue inserzioni anatomiche sulle vertebre cervicali e sulla scapola, il muscolo elevatore della scapola possiede numerose funzioni. A livello della cervicale determina un movimento di rotazione omolaterale, di estensione e di inclinazione omolaterale.
A livello scapolare invece determina un movimento di depressione, rotazione caudale e adduzione. In particolare, l’elevatore della scapola è sinergico del trapezio per ciò che riguarda l’adduzione mentre è un suo antagonista per la rotazione scapolare.
Vista la sua inserzione sull’angolo superiore della scapola, un elevatore contratto può generare un’alterazione posturale con la spalla elevata e può contribuire a creare un deficit di rotazione craniale della scapola durante il movimento di abduzione della spalla (specie in caso di debolezza del trapezio superiore e del dentato anteriore). Questo aspetto disfunzionale alla lunga può generare dolore alla spalla e infiammazione dei tendini della cuffia dei rotatori. Per questo motivo talvolta potrebbe essere utile allungare questo muscolo attraverso esercizi di stretching specifico.
Elevatore della scapola esercizi
Alcuni esercizi utili per lo stretching dell’elevatore della scapola prevedono di mantenere delle posizioni statiche nelle quali il muscolo viene mantenuto in allungamento grazie alla riproduzione delle sue funzioni anatomiche invertite. Ecco un paio di esempi. Ricordiamo sempre che è importante una valutazione globale di tutto il rachide cervicale in caso di dolore, per risolvere anche eventuali rigidità vertebrali.
- Inclinate la testa lateralmente verso la spalla e con la mano posta sulla testa imprimete una lieve spinta verso la spalla per generare una lieve tensione. Contemporaneamente deprimete la spalla del lato da allungare. Ripete dall’altro lato. Può essere eseguito anche seduti su una sedia.
- Nella posizione per lo stretching del gran dorsale, con la scapola ruotata cranialmente, effettuate una flessione cervicale cercando di portare il mento il più possibile vicino al collo (l’elevatore della scapola è un rotatori caudale scapolare e un estensore cervicale).