Inositolo: a cosa serve?
In questo articolo parleremo del mioinositolo (o più brevemente inositolo), un fattore nutrizionale non essenziale ma considerato alla stregua di un elemento vitamino-simile e, per questo, da alcuni identificato come vitamina B7.
Vista la sua applicazione nel trattamento di varie condizioni, come ad esempio l’insulino-resistenza, l’ovaio policistico, la ridotta fertilità nella donna (ricerca di una gravidanza), l’obesità (per dimagrire), lo stress mentale e l’ansia, di seguito cercheremo di capire meglio a cosa serve, se è realmente efficacie e se può definirsi un integratore sicuro.
Inositolo: a cosa serve?
I supplementi nutrizionali di inositolo vengono proposti per numerose applicazioni, anche se non sempre la ricerca scientifica sembra dimostrarne un’efficacia reale o comunque rilevante.
Statisticamente parlando, la commercializzazione di inositolo sempre colpire alcuni target ben precisi; i principali consumatori di inositolo sono gli utenti che cercano di:
- Migliorare la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) – inclusi i disagi metabolici e ormonali correlati;
- Contrastare l’insulino-resistenza e/o il diabete mellito;
- Aumentare la fertilità per la ricerca di gravidanza;
- Dimagrire, soprattutto in caso di obesità;
È meno frequente, ma non per questo irrilevante, l’applicazione dell’inositolo per combattere i sintomi dello stress mentale e l’ansia.
Nota: obesità e insulino-resistenza sono condizioni spesso compresenti alla sindrome da ovaio policistico.
L’inositolo è anche un ingrediente “presumibilmente” ergogenico diffuso nelle bevande sportive e negli energy drink.
Fa dimagrire
L’inositolo è anche proposto come fattore potenzialmente utile nell’ottimizzazione del dimagrimento.
Il meccanismo alla base di questo ragionamento è, in parole povere, quello del miglioramento della sensibilità-insulinica.
Ciò nonostante, non ci sono prove che l’assunzione di inositolo possa promuovere il dimagrimento, nemmeno attraverso un’ipotetica migliore gestione dei carboidrati alimentari e quindi della glicemia.
Per un obeso affetto da sindrome metabolica, soprattutto in condizioni di insulino-resistenza o diabete mellito tipo 2, d’altro canto, l’integrazione con inositolo potrebbe rivelarsi utile nel controllo dei fattori metabolici.
Insulino-resistenza
L’inositolo è una buona opzione per il trattamento dell’insulino-resistenza e per la gestione della glicemia nei diabetici. Le evidenze sono tuttavia meno importanti rispetto al PCOS.
Gli effetti sono potenzialmente superiori nelle miscele a base di più principi attivi, come acido alfa lipoico, N-acetil-cisteina, omega 3 (forse).
Essendo sicuro anche in gravidanza (fino a 4 g / die), l’inositolo potrebbe essere impiegato anche per cercare di migliorare la sensibilità insulinica nelle donne colpite da diabete gravidico.
Ovaio policistico
L’inositolo è uno degli integratori principali utili al trattamento della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
Si ipotizza che, in tali condizioni, l’inositolo possa avere un ruolo utile nel migliorare il profilo ormonale (LH, FSH, PRL e testosterone), le anomalie ossidative e i fattori metabolici (glicemia, trigliceridemia ecc.).
Nelle donne con PCOS, l’assunzione di inositolo può aumentare la sensibilità insulinica e ridurre il rischio di sindrome metabolica.
Fertilità
L’inositolo sembra essere abbastanza efficace anche nel trattamento della scarsa fertilità, ma i dati sono principalmente riferiti a donne che soffrono anche di PCOS.
Viene raccomandato anche per gli uomini con basso numero di spermatozoi totali e/o completamente formati e/o mobili.
Inositolo: come assumerlo? Dosaggi
Se l’integrazione con inositolo avesse come obbiettivo l’insulino-sensibilizzazione, potrebe essere considerato sufficiente un dosaggio di 2-4 g / die.
Sono state sperimentate con successo combinazioni di myo-inositolo e d-chiro-inositolo in rapporto di 40:1.
Le ricerche oggi disponibili sull’efficacia dell’inositolo in polvere come rimedio per alleviare lo stress e combattere l’ansia hanno sperimentato dosaggi minimi di 14 g / die e massimi di 18 g / die. L’associazione con agmatina (1,62 g / kg di peso) può essere una ragionevole soluzione per aumentarne gli effetti.
Quando si assumono prodotti in softgel, è sufficiente introdurre solo il 30% della dose di polvere, quindi 4,2-5,4 g / die di inositolo.
Il modo migliore di prendere l’inositolo è a digiuno.
Alcuni studi hanno ottenuto risultati interessanti collocando l’assunzione di inositolo alla mattina, prima di colazione.
Per i bassi dosaggi, come quelli per migliorare la sensibilità insulinica, è possibile concentrarlo in un’unica assunzione; la sperimentazione ha trovato efficace anche la doppia dose giornaliera, sempre a digiuno.
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Effetti collaterali dell’inositolo
L’assunzione di inositolo può determinare effetti collaterali di natura gastro-intestinale, tuttavia non gravi, e tendenzialmente dose dipendenti.
Il myo-inositolo sembra risultare meno disagevole rispetto al d-chiro-inositolo.
Fino a 4 g / die, l’inositolo si è dimostrato innocuo anche nelle donne in gravidanza (per la madre e per il frutto del concepimento). Non ci sono studi riferiti all’allattamento.
Inositolo integratore: serve davvero?
L’inositolo è considerato efficacie nel trattamento della sindrome da ovaio policistico (PCSO) e, seppur con minori evidenze, di due condizioni ad essa correlate: ridotta fertilità femminile e insulino-resistenza.
Diversi studi condotti su donne colpite da PCOS trattate con inositolo e/o acido folico hanno osservato una riduzione dei loro livelli di androgeni nel sangue, un miglioramento della tolleranza al glucosio e di altri profili metabolici – probabilmente attraverso l’induzione del rilascio di inositol-fosfoglicano (IPG), un mediatore post-recettoriale del percorso di segnalazione insulinico.
In merito ad un presunto effetto benefico sugli stati emotivi disagevoli, sono da segnalare alcune evidenze a sostegno del suo utilizzo specifico per alleviare gli attacchi di panico.
Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche prima che l’inositolo possa essere considerato un’opzione realistica contro gli stati ansiosi e lo stress mentale.