L’uva fa ingrassare? Quanta mangiare?
L’uva è il frutto che si raccoglie dalla vite (Vitis vinifera L.). Si presenta come un raggruppamento di acini che nel loro insieme prendono il nome di grappolo, è costituita per l’80% da acqua.
Oltre che essere impiegata per il consumo alimentare diretto (uva da tavola) viene usata in misura maggiore per la produzione di vino (uva da vino). Le colorazioni dell’uva che si ritrovano in natura dipendono dalla presenza di pigmenti e sono: bianca, nera e rosata. Possiamo trovare l’uva sia con che senza semi.
Scopri se l’uva fa ingrassare, qual è la quantità consigliata al giorno e quali benefici può apportare al nostro organismo se consumata regolarmente.
L’uva fa ingrassare? Perché?
Se paragonata ad altri frutti, l’uva ha un contenuto zuccherino più elevato, ciò non significa che faccia ingrassare ma che bisogna consumarla con moderazione. Questo vale anche per altri tipi di frutta come la banana, i mandarini o i fichi.
Consumare la frutta zuccherina con moderazione è indispensabile se soffri di diabete. In questo caso chiedi sempre al tuo medico e rivolgiti ad un esperto in nutrizione perché la dose insulinica dipende in gran parte da quanti zuccheri ingerisci.
Il concetto chiave che devi interiorizzare è che ciò che determina l’aumento del peso sulla bilancia è l’eccesso di energia (surplus calorico) derivante dall’introito alimentare che il tuo corpo si ritrova ad avere.
Quanta uva mangiare al giorno?
Secondo le linee guida internazionali, la quantità di frutta da consumare al giorno è almeno di 2-3 porzioni da 150 g. Una porzione d’uva equivale ad un piccolo grappolo ed apporta mediamente 130 kcal se bianca, 90 kcal se nera. Secondo la stagionalità e i gusti personali puoi consumarla anche 2 volte al giorno, anche se è preferibile variare sempre le fonti alimentari per garantire al corpo tutte le sostanze minoritarie di cui ha bisogno.
Per quanto riguarda l’uvetta (o uva passa), quest’ultima si ottiene da una particolare varietà di uva bianca senza semi. Essendo disidratata la densità calorica è maggiore, per cui la porzione consigliata è di 30 g (circa 90 kcal) un paio di volte alla settimana.
È consigliato consumare gli acini d’uva interi, le sostanze benefiche si concentrano maggiormente nella buccia e nei semi, che spesso tendiamo a scartare.
Se soffri di calcoli renali, ulcera o diverticoliti dovresti limitarne il consumo per il contenuto di fibra e di semi. Un’alternativa molto valida è rappresentata dal succo d’uva che può contenere da 1,14 fino a 8,69mg/L di resveratrolo.
Proprietà e benefici dell’uva
L’uva contiene numerose molecole e fitocomplessi che lavorando in sinergia donano al frutto in questione una varietà di attività biologiche. Al contrario del vino non contiene alcol e non crea dipendenza. L’uva è ricca di:
- Resveratrolo: composto stilbenico contenuto maggiormente nella buccia dell’uva nera, alcuni studi hanno dimostrato il suo potere ipocolesterolemizzante e un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari (anche se a dosi elevate);
- Pterostilbene: un composto che insieme alle fibre, può ridurre i livelli di colesterolo LDL, scoraggiando la formazione delle placche ateromasiche;
- Quercetina: è un flavonoide che in alcuni studi ha dimostrato attività chemio-preventiva;
- Acidi fenolici: tra cui l’acido ellagico e l’acido caffeico ad azione antiossidante ed antivirale;
- Ferro: l’uva è ricca di ferro, in special modo la varietà nera, il cui assorbimento intestinale è favorito dalla presenza di vitamina C;
- Vitamine: vitamina C, vitamina A, vitamina K e vitamine del gruppo B, uno studio ha dimostrato che un consumo regolare d’uva favorisce la salute della vista;
- Carotenoidi: beta-carotene, luteina, zeaxantina, grazie all’azione antiossidante sono in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi.
Gli studi relativi ai benefici del resveratrolo, sono stati condotti con una supplementazione minima di 100 mg al giorno. In realtà nell’uva e nel vino le quantità di questo stilbene sono davvero minime per cui per ottenere i miglioramenti teorizzati si deve ricorrere all’integrazione e non all’alimento in sé.
Nota fin dai tempi di Ippocrate, è l’ampeloterapia che consiste in una dieta in cui l’uva diventa, per qualche giorno, l’alimento principale del menù. Si poteva arrivare a consumare fino a 2,5 kg d’uva al giorno!
È chiaro che non esistono frutti o alimenti miracolosi, l’uva è un’alleata del benessere se abbinata ad uno stile di vita sano che comprenda un’alimentazione bilanciata ed una regolare attività fisica.
Note sull’autrice: Valentina Idà
Laureata triennale in Scienze Motorie e attualmente studentessa magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Da sempre interessata all’alimentazione e al fitness ha scelto di coniugare le sue due passioni e formarsi per far comprendere, soprattutto alle donne, quanto sia importante alimentarsi in modo adeguato e adottare uno stile di vita sano.