L’organo adiposo

organo adiposo

Fino a qualche tempo fa in anatomia e fisiologia si parlava di tessuto adiposo. Oggi si è scoperto che è più corretto parlare di organo adiposo. Scopriamo perché e che ruolo ormonale, metabolico, immunitario, svolge la cellula adiposa (adipocita).

Quando c’è una meta anche il deserto diventa una strada” PROVERBIO TIBETANO

L’anatomia classica definisce ORGANO un insieme di TESSUTI  che cooperano per un fine strategico funzionale. Se prendiamo questa definizione è scorretto parlare di tessuto adiposo ma piuttosto di organo adiposo, in quanto troviamo differenti tipi di cellule (adipocitarie  bianche o brune e non adipocitarie adibite allo stroma, alla vascolarizzazione e all’innervazione) che lavorano per fornire segnali immuni-neuro-endocrini. L’organo adiposo è una vera e propria fabbrica molecolare che sintetizza e secerne tutta una serie di mediatori (conosciuti comunemente come adipochine) in grado di modulare attraverso azioni endocrine,  paracrine, autocrine, l’assunzione di cibo, l’omeostasi metabolica e cardiovascolare , il sistema riproduttivo ed immunitario.
Se vi siete persi con questi termini tranquilli, li abbiamo scritti solo per far capire che non siamo degli scemi; ora semplifichiamo il tutto per spiegare quello che abbiamo discusso finora: se non vi tira più bene il pistolino può essere coinvolto anche il tessuto adiposo (aumento degli estrogeni).

L’unità principale dell’organo adiposo è l’ADIPOCITA, dentro di esso si accumula il tanto detestato grasso.

Esistono due forme di adipocita: quello bruno, che prende il nome dal suo colore scuro al microscopio , è formato da tante gocce lipidiche con all’interno moltissimi mitocondri ed enzimi. La sua funzione è quella di bruciare calorie (disaccoppiamento) per creare calore (indovinate che tipo di grasso avete sotto le ascelle o dove sudate di più?), è presente in grande parte negli animali che vanno in letargo o nel neonato e crescendo viene via via sostituito da quello bianco, chiaro al microscopio. Quest’ultimo ha una forma sferica e raggruppa il nucleo e gli altri organuli alla periferia mentre l’accumulo di grasso occupa  la parte centrale. La sua funzione è principalmente quella di contenitore il grasso del nostro corpo.

Ci interessa aprire una piccola parentesi sui mitocondri, dove sono presenti questi organuli c’è un’intensa attività metabolica in quanto il corpo può bruciare i lipidi solo al loro interno.

Avete presenti le creme bruciagrassi?

Controllate se tra gli ingredienti ci sono dei mitocondri o degli enzimi mitocondriali, altrimenti sarà difficile che vi facciano bruciare il tessuto adiposo.

L’adipocita non ha solo la funzione d’accumulo dei trigliceridi,ma anche quella di secernere ormoni: ADIPONECTINA  e LEPTINA sono i due più famosi per la loro azione sulla sensibilità insulinica ed il metabolismo. In altri articoli approfondiremo questo argomento.

L’organo grasso serve anche a protegge il nostro corpo dalle intossicazioni , funzionando come una spugna. Alle neo mamme  viene consigliato di non perdere il peso acquistato durante la gravidanza finchè allattano, proprio perché le scorie accumulate nell’adopocita potrebbero arrivare al bambino. La perdita di peso (di grasso) porta la cellula a svuotarsi liberando assieme ai trigliceridi anche le altre sostanze accumulate. Vedremo nell’articolo sulla leptina che la resistenza ipotalamica a questo ormone è determinata proprio dallo svuotamento degli adipociti.

L’adipocita funge da controllore al dispendio calorico, attraverso il suo metabolismo glucidico decide se bruceremo più o meno calorie. E’ tanto difficile dimagrire proprio perché il nostro corpo  aumentare la spesa energetica quando gli adipociti si riempiono e la abbassa quando si svuotano.

Per concludere, i recettori cellulari dell’adipocita sono i GLUT-4 gli stessi del miocita (muscolo), si crea così un antagonismo tra questi due tessuti tra chi deve accumulare le sostanze. L’attività fisica aumenta i recettori muscolari e abbassa quelli adipocitari, anche l’alimentazione può avere lo stesso effetto, o quello opposto, ma di questo ne parleremo in un prossimo capitolo.

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Andrea Biasci

Fondatore del Project inVictus e autore di Project Nutrition, il libro sulla nutrizione con più di 90 000 copie vendute, che unisce la teoria alla pratica su base scientifica. Laureato in Scienze Motorie e nella magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Per anni è stato Professore Universitario a contratto presso l'Università degli Studi di Milano. Maggiori informazioni

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