Muscoli della gamba

muscoli gamba

Con muscoli della gamba intendiamo tutti i muscoli che prendono posto lungo la tibia e che possono originare sopra di essa, sul ginocchio, o sotto di essa, sulle ossa del piede, regione anatomica indicata come gamba propriamente detta che compone assieme alla coscia l’arto inferiore tutto. Vediamo qui ora di conoscere meglio questi muscoli, distinguendoli dai muscoli della coscia, dividendoli in due grandi famiglie: i muscoli anteriori della gamba e i muscoli posteriori della gambe.

Anatomia muscoli gamba

Partiamo dalle nozioni puramente anatomiche vediamo di conoscere meglio i protagonisti i muscoli della gamba propriamente detta. Iniziamo col dire che, da un punto di vista osseo e funzionale, i muscoli della gamba si ancorano sulle ossa della gamba in numerosi punti tra cui abbiamo il femore distale, la tibia, il perone e le ossa del piede. Una volta appurato ciò, possiamo iniziare a suddividere funzionalmente questi muscoli a seconda delle articolazioni che muovono: ginocchio, caviglia e piede.

Suddividendo ulteriormente, sulla gamba propriamente detta individuiamo:

  • muscoli dorsiflessori della caviglia, localizzati anteriormente sulla gamba;
  • muscoli plantiflessori della caviglia, localizzati posteriormente sulla gamba.

La totalità di queste famiglie di muscoli, che nei successivi paragrafi conosceremo meglio, contribuiscono a tutti i movimenti dell’arto inferiore durante le attività di vita quotidiana come il cammino, la corsa, il rialzarsi dalla posizione seduta e il salire le scale.

Muscoli gamba anteriore

Topograficamente possiamo anche individuare una famiglia di muscoli anteriori sulla gamba propriamente detta, vediamo i principali.

  • Il tibiale anteriore che origina dalla faccia anteriore della tibia e si inserisce sulla parte interna del piede è un muscolo che dorsiflette la caviglia portando il collo del piede più vicino alla tibia ed è fondamentale in movimenti quotidiani come il cammino, garantendo un ottimale appoggio con il tallone durante il passo. Inoltre permette anche il movimento di pronazione ed eversione del piede.
tibiale
Il muscolo tibiale anteriore
  • L‘estensore lungo delle dita e dell’alluce originano entrambi anteriormente sulla tibia e sul perone per andarsi ad inserire sulle dita e sull’alluce. Come suggerisce il loro nome, oltre a dorsiflettere la caviglia anch’essi, estendono le dita del piede e l’alluce, staccandoli dal terreno.

Muscoli gamba posteriore

Topograficamente possiamo anche individuare una famiglia di muscoli posteriori sulla gamba propriamente detta, vediamo i principali.

  • Il muscolo soleo e il muscolo gastrocnemio, assieme al plantare, vanno a formare il tricipite della sura, più comunemente chiamato polpaccio. Il soleo è un muscolo che origina posteriormente su tibia e perone. Il gastrocnemio origina invece con due capi distinti (i gemelli) al di sopra del condilo mediale e laterale del femore. Questi due muscoli distinti si uniscono e vanno ad inserirsi grazie al tendine d’Achille sul calcagno. Vista la loro localizzazione posteriore alla gamba determinano un movimenti di plantiflessione della caviglia contribuendo, per esempio, al cammino sulle punte.  Inoltre permettono anche il movimento di supinazione ed inversione del piede.
polpaccio
Il muscolo gastrocnemio

Dolore ai muscoli delle gambe

Talvolta i muscoli della gamba possono dare dolore in risposta a eventi di natura anche molto differente. Molto spesso il tibiale anteriore e i muscoli anteriori possono sovraccaricarsi in risposta a lunghe camminate a passo svelto, soprattutto se costituiscono un evento anomalo nella vita comune. Tutto ciò avviene, come già anticipato, per il semplice fatto che questi muscoli ricoprono un ruolo fondamentale nel sollevare la punta del piede e permettere un’ideale appoggio di tallone durante il passo. L’utilizzo eccessivo di questa muscolatura determina un quadro doloroso derivante essenzialmente dall’iperlavoro che si risolve generalmente dopo qualche giorno di riposo nel breve periodo o grazie all’allenamento nel lungo periodo.

polpaccio

Anche i muscoli posteriori possono evocare dolore in risposta a eventi particolari. E’ il caso più famoso il crampo al polpaccio che può derivare da uno squilibrio elettrolitico e da una scarsa idratazione nei soggetti sedentari o da un eccessivo lavoro negli sportivi. Frequenti in questa muscolatura sono anche contratture e stiramenti, soprattutto nei soggetti che praticano attività fisica, specie se questa richiede cambi di direzione e di velocità repentini e se lo stesso muscolo non possiede un’elasticità adeguata allo sport specifico.

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Andrea Roncari

Professore universitario a contratto all'università di Pavia. Fisioterapista specializzato nei disturbi muscolo-scheletrici e sportivi. Laureato in scienze motorie e Personal Trainer Maggiori informazioni

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