Retto addominale
Il retto addominale origina a livello della cresta e della sinfisi pubica per andarsi ad inserire con un decorso di fibre verticali a livello del processo xifoideo dello sterno e della quinta, sesta e settima costa. Il suo specifico decorso anatomico e la sua localizzazione anteriore ne influenza strettamente la funzionalità. Il muscolo retto addominale è il responsabile della famosa “tartaruga”, icona del fisico perfetto e dell’estetica tanto desiderata, allenata tramite appositi esercizi per gli addominali.
Anatomia e funzioni del muscolo retto addominale | |
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Origine | Quinta, sesta, settima costa e processo xifoideo dello sterno |
Inserzione | Cresta e sinfisi pubica |
Azione | Retroverte l’anca e flette il tronco |
Questa particolare caratteristica del muscolo in questione è determinata dalla sua struttura che, nella maggior parte dei soggetti, prevede iscrizioni tendine orizzontali che ne incrociano una verticale, la cosiddetta linea alba, sede di inserzione di molti muscoli della parete addominale.
Muscolo retto addominale: funzioni
In virtù del su andamento anteriore e longitudinale dalla casa toracica (coste e sterno) al bacino (pube), il muscolo retto addominale è il principale responsabile di due movimenti: la flessione del tronco (rachide toracico e lombare) e la retroversione del bacino, movimento che determina un basculamento posteriore di quest’ultimo con associata la perdita della lordosi lombare fisiologica. Inoltre, il retto addominale è anche un importante muscolo espiratorio accessorio, assistendo l’espirazione forzata.
Allenamento del retto addominale
Le funzioni del retto addominale sono riprodotte spesso anche in palestra o nelle preparazioni atletiche sportive durante esercizi nei quali si ricerca la stimolazione del core addominale. Per esempio, i crunch, sia inversi che classici, determinano un flessione del tronco contro gravità stimolando il muscolo tramite contrazioni isotoniche, mentre il plank lo stimola come retroversione di bacino in regime di contrazione isometrica. Secondo gli studi scientifici tutti gli esercizi di flessione del tronco, a parte il Side plank, sono caratterizzati da un’elevata attivazione di questo muscolo.
E’ importante sottolineare come il retto addominale, essendo incluso all’interno dell’aponeurosi che dà inserzione agli altri muscoli addominali, si attivi ogniqualvolta gli altri sono attivi (trasverso, obliquo interno e obliquo esterno).
Ricordiamo che, se da un lato il muscolo retto addominale è il principale responsabile dell’estetica vista la sua localizzazione superficiale nella parete addominale, dall’altra non è un amico della buona postura: infatti una sua retrazione e un suo squilibrio rispetto ai più importanti trasverso e obliquo esterno può favorire un’ipercifosi toracica e uno scarso controllo del bacino con annesso aumentato stress sul rachide lombare.
Dimenticate anche la suddivisione spesso fatta in palestra tra “addome alto” e “addome basso”: il retto addominale non è reclutabile “a pezzi” attraverso la variazione degli esercizi, così come la sua stimolazione non può essere associata a un dimagrimento localizzato sulla pancia.
Diastasi dei retti
Una delle problematiche che affligge più di frequente il muscolo è quella della diastasi dei retti. La linea alba che separa il muscolo viene lacerata facendo perdere di tensione e funzionalità ai ventri muscolari. Nei casi più gravi possiamo avere un’ernia ombelicale con un prolasso dei visceri. La diastasi può essere causata da diversi fattori:
- parto
- invecchiamento
- esercizio eccessivo
- muscoli deboli
Purtroppo una volta che la guaina tendinea viene lacerata non c’è modo organico per ripararla. Un corretto allenamento dell’addome può contenere la situazione, ma nei casi più gravi è prevista la chirurgia.