Saltare la colazione sì o no? Fa bene o fa male?
La colazione è il pasto più importante della giornata? O puoi saltare la colazione senza conseguenze? Fa bene, fa male? Come sempre, dipende.
Preferisci fare colazione altrimenti non ti senti attivo? Falla.
Riesci ad essere produttivo ed energico senza fare colazione? Non farla.
Ottenere benefici dalle tue abitudini dipende sempre dal contesto in cui le inserisci. Ad esempio, se salti la colazione controvoglia e lo fai perché ti aiuta a creare un deficit calorico, ma poi durante la giornata hai più fame e abbondi molto con le quantità, annulla il deficit creato dalla colazione non fatta. In questo caso non fare colazione è controproducente.
Che cosa succede se non fai colazione? Fa bene o fa male
E’ importante cominciare sottolineando alcuni falsi miti. Saltare la colazione:
- Non porta ad ipoglicemia
- Non abbassa il metabolismo
- Non fa soffrire la fame
- Non manda in chetosi (stato metabolico spesso confuso con la chetoacidosi diabetica che si instaura dopo giorni di digiuno e non ore).
Fare colazione è una cosa di buon senso: ti fa cominciare la giornata e non ti fa venire fame già alle 11. Insomma, giustamente il vostro medico non vi dirà mai di saltare la colazione.
Cosa succede all’uomo comune dopo che salta la colazione? Si sente stanco, svuotato, affamato e gli gira la testa. Questo avviene perché in un’alimentazione normale e sana (60% delle calorie derivanti da carboidrati) noi diventiamo dipendenti da essi. Lo stato energetico del corpo è regolato dalla disponibilità esogena degli zuccheri, se non li mangiamo avvertiamo un malessere.
Ora questa dipendenza dal cibo non è una cosa cattiva, in atleti magri, con un’alta massa contrattile e che praticano sforzi glicolitici, una dieta fortemente glucidica permette d’aumentare la performance senza affaticare i sistemi metabolici. Gli zuccheri sono un carburante pulito per il nostro corpo e non lo affatica.
Nei sedentari (spesso in sovrappeso) questa dipendenza non è sempre ottimale. Com’è possibile che persone grasse con scorte energeticamente elevatissime (potrebbero stare mesi senza mangiare e non morirebbero di fame) se provano a saltare la colazione si sentono male?
Bastano poche ore di digiuno per mandare in crisi un sistema progettato per resistere settimane e mesi senza cibarsi. C’è sicuramente qualcosa che non va. Qui la dipendenza esogena dai carboidrati prende il sopravvento sui sistemi metabolici naturali. Abbiamo le riserve piene ma continuiamo a dipendere da fonti esterne, un po’ come se in Sicilia smettessero di mangiare le loro arance e comprassero solo quelle spagnole: ha senso?
Per dimagrire aiuta saltare la colazione?
Di per sé saltare la colazione non fa dimagrire, se poi con gli altri pasti della giornata assumi tutte le calorie che ti servono (o anche di più).
Certamente se sei in regime normocalorico e passi dal fare la colazione al non farla (mantenendo tutti gli altri pasti della giornata inalterati da un punto di vista calorico), questo passaggio può aiutarti a farti dimagrire perché entrerai in ipocalorica. Ma bisogna essere molto attenti, iniziare a saltare la colazione di punto in bianco potrebbe portarvi ad avere più fame e quindi mangiare di più, recuperando le calorie “perse”!
Dopo la prima fase di assestamento ed il ritrovato equilibrio metabolico/energetico, il quadro ormonale produce un effetto anoressizzante diminuendo il senso della fame: non soffrirai la fame. Inoltre, in questo modo il metabolismo shifterà verso quello lipidico, bruciando grassi (fattore non determinante per una garantita pancia piatta ma che può contribuire).
Saltare la colazione fa ingrassare?
Saltare la colazione non influenza l’aumentare del tessuto adiposo, anche se c’è da fare qualche precisazione.
Saltare la colazione, soprattutto in bambini e adolescenti, potrebbe più facilmente indurre obesità perché si innesca un circolo vizioso garantito dall’avere fame fuori casa e ricercare gli alimenti più palatabili, zuccherosi, grassi e calorici alle macchinette o al bar all’uscita da scuola. Occasionalmente questo non ha alcun effetto, ma se diventa un’abitudine sì. Abitudine pericolosa soprattutto se viene poi trascinata anche da adulto.